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domenica 2 novembre 2008

Il giorno dei morti...commemorazione.


Un Modo speciale di celebrare la giornata del 2 novembre proposto da padre Antonio Rungi, già citato nel post di Ognissanti.
Un decalogo per una degna Commemorazione dei nostri cari
In occasione dell'annuale ricorrenza dei defunti del 2 novembre, padre Antonio Rungi, teologo morale campano, missionario passionista, ha stilato uno speciale decalogo per una degna commemorazione dei propri cari, passati a miglior vita. "Regole di comportamento utili non solo in questi giorni di visita al cimitero, ma sempre, in quanto dei propri cari non ci si può ricordare una volta all'anno, sopratutto se ci hanno fatto del bene e ai quali abbiamo voluto bene".

Ecco il decalogo per la commemorazione dei defunti.
1. Visita almeno una volta il cimitero in questi giorni di particolare espressione di culto verso i defunti e rispetta questo luogo santo.
2. Prega per tutti i tuoi cari e per quanti sono dimenticati ed abbandonati, qualsiasi sia la tua fede e il tuo credo di persona laica.
3. Accendi un lumino, una luce, e porta un fiore sulla tomba dei tuoi cari e di quanti non hanno più nessuno che li pensa in questo mondo.
4. Fai delle opere di bene nel ricordo dei tuoi cari, soprattutto se sei nell'abbondanza e i trapassati ti hanno lasciato beni e proprietà.
5. Fai pace con quanti non ti parli, specie se sono tuoi familiari e si sono allontanati da te per motivo di divisione di beni, di testamento o di eredità non distribuita equamente a tuo o altrui parere.
6. Educa le nuove generazioni al culto ed al rispetto dei morti. La civiltà di un popolo si misura anche da questa sensibilità.
7. Se sei un cattolico praticante non dimenticare di suffragare le anime con la celebrazione della messa e la partecipazione alla mensa eucaristica.
8. Educa al rispetto della vita e della morte, ben sapendo che si passa da una vita all'altra vita o meglio di vita in vita. Ogni vita è sacra ed ogni defunto merita rispetto e il dovuto culto.
9. Ricordati dei tuoi cari sempre e non solo il due novembre e in questi giorni particolari.
10.Apri il cuore alla speranza e alla gioia, ben sapendo che un giorno tutti insieme ci ritroveremo per sempre nell'eternità beata.
"Sono consigli pratici ed operativi -afferma padre Rungi- per trasformare l'annuale commemorazione dei defunti in una festa della vita, della speranza, della carità vicendevole e della solidarietà. I nostri cari sono ben felici se facciamo del bene e siamo solidali verso chi soffre ed è abbandonato. La preghiera per i cari è importante, ma le opere di carità contano molto di più di una luce, di un lumino, di un fiore che siamo soliti portare sulle tombe in questi giorni. Riconciliarsi, mettere e portare pace ovunque siamo è il miglior modo per ricordare i nostri cari. Non basta versare lacrime e rimpiangere i nostri cari che non ci sono più, ma è necessario piangere dentro se non siamo in grado di amare, perdonare ed essere solidali".
Credo che questo decalogo non necessiti di integrazioni ,ma mi ha colpito l'immagine che ho inserito per un motivo molto semplice : la vita e la morte vista come una ri- nascita.

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