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martedì 6 gennaio 2009

Befana TRullallà.





La Befana trullala' trullala'

Trullala' Trullala’ Trullala’.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la calza appesa al collo,
col carbone, col ferro e l’ottone.
Sulla scopa per volare.
Lei viene dal mare.
Lei viene dal mare.
E la neve scendera’
sui deserti del Maragia’,
dall’Alaska al Canada’.
E partire lei dovra’
e cantando partira’
da ciociara si vestira’,
con il sacco arrivera’,
la bufera vincera’.
E cantando trullala’,
la Befana arrivera’.
Trulalla’ Trullala’ Trullala’.
Un bambino, grande come un topolino,
si è infilato nel camino,
per guardarla da vicino.
Quando arriva la Befana
senza denti
salta, balla, beve il vino.
Poi di nascosto s’ allontana
con la notte appiccicata alla sottana.
E un vento caldo soffiera’
sui deserti del Maragia’,
dall’Alaska al Canada’.
Solo una stella brillera’
e seguirla lei dovra’,
per volare verso il nord
e la strada è lunga
ma la bufera vincera’.
E cantando Trullala’,
la Befana se ne va.
E cantando Trullala’
Truallalero Trullala’
Trullala'




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