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martedì 16 febbraio 2010

Le prime grandi civiltà in America centrale

Le prime grandi civiltà

Con l'aumento della popolazione, l'organizzazione del lavoro e della società cominciarono ad articolarsi in modo più complesso. Si attuò una prima forma di stratificazione sociale fra i vari gruppi attribuendo le funzioni religiose e politiche ai guaritori e ai condottieri. In questo modo cominciarono a strutturarsi le civiltà destinate a lasciare un segno nella storia del continente americano.

Intorno al 1500 a.C. le due civiltà più significative erano l'olmeca e la chavin. La prima si sviluppò lungo le coste umide e paludose del sud est messicano, in America centrale. La seconda nell'America del Sud, negli altipiani delle Ande peruviane ed equatoriali. Entrambe esercitarono una grande influenza nei territori circostanti per lungo tempo.

La civiltà olmeca, considerata la civiltà madre dell’America Centrale, è conosciuta oggi soprattutto per le enormi teste scolpite in pietra, materiale pressoché inesistente in quella regione. Queste sculture, insieme alle piramidi, agli altari, ai monili ed alcuni oggetti in ceramica, rivelano una tecnica e una raffinatezza artistica veramente notevoli. Tanto l'architettura che l'arte sono segnate da una forte religiosità che trovava la sua massima espressione in centri cerimoniali come quello di La Venta dove i sacerdoti officiavano i culti. Gli olmechi concentrarono la loro vita sociale e religiosa in questi centri e non costruirono grandi città. Svilupparono le relazioni commerciali facendo sentire l'influenza della propria cultura in molte zone dell'America, fatto testimoniato anche dalla diffusione delle loro ceramiche, delle loro sculture in giada e ossidiana, e del culto del giaguaro.

La civiltà chavin si sviluppò nelle Ande, a più di 3.000 metri di altezza, intorno alla città di Chavin de Huantar che per molti secoli ricoprì il ruolo di importante centro politico, religioso e commerciale. Diffondendo il mito e il culto del felino antropomorfo (un essere con caratteristiche proprie del giaguaro, dell'uomo, dell'uccello, e del serpente), così come il commercio del mais, della manioca, della ceramica e dei tessuti in cotone, la civiltà chavin creò una fitta rete di collegamenti fra i villaggi e incrementò l'economia regionale delle Ande centrali.

A partire dalla metà del I millennio a.C. le due civiltà entrarono in una fase di declino dovuta al contatto con popolazioni più aggressive o più sviluppate dal punto di vista culturale e politico. In questo periodo in America Centrale il potere passò alla città di Teotihuacán, importante centro commerciale della valle del Messico. Nelle Ande invece ebbero la meglio le civiltà mochica, nazca e, in seguito, le città di Huari e Tiahuanaco che esercitarono la loro egemonia negli altipiani del Perù e della Bolivia. Alcune di queste civiltà si svilupparono contemporaneamente alle tre grandi civiltà dell'era precolombiana: maya, azteca e inca.
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