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giovedì 27 gennaio 2011

Parchi e zone protette in Sardegna

fonte: http://it.wikipedia.org

Le aree naturali protette della Sardegna comprendono tre parchi nazionali e diversi parchi regionali, riserve naturali ed oasi minori.

Il territorio rappresenta un'importante risorsa per la Sardegna. Con la legge quadro n. 31 del 7 giugno 1989 sono state definite le finalità e le modalità di istituzione e gestione delle aree naturali da tutelare, individuando 8 parchi regionali, 60 aree protette, 24monumenti naturali e 16 aree di rilevante interesse naturalistico. A queste aree si aggiungono le Oasi del W.W.F, organizzazione da tempo attivamente presente nell'Isola.

In Sardegna sono stati istituiti tre parchi nazionali, inseriti nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente:


Parchi Regionali

Mappa dei parchi regionali e dei monumenti naturali non istituiti.

Nel 1989, con la legge regionale numero 31, fu prevista l'istituzione di nove parchi regionali in altrettante aree di grande interesse naturalistico. A distanza di anni la maggior parte di questi parchi non è diventata operativa. Per alcuni vige ancora lo status di parco in via di istituzione (per esempio il Parco Naturale Regionale del Monte Arci) mentre per altri sono in corso provvedimenti istitutivi alternativi che ne modificano l'estensione, le finalità e la forma di gestione (per esempio il Parco del Sulcis vedrà dimezzata la sua estensione e assumerà la denominazione di Parco regionale di Gutturu Mannu[7]). A questi parchi si è aggiunta un'istituzione più vasta, denominata Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, con il compito di gestire i beni immobili dismessi e tutelare la memoria del passato minerario della Sardegna[8].

Dopo il 1989 sono stati inoltre istituiti due parchi regionali, non compresi nel disegno originario, ed attualmente registrati nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente:

I parchi individuati ai sensi dalla Legge Regionale numero 31 del 1989, ma non ancora istituiti, sono i seguenti:

Aree e riserve naturali marine

In Sardegna sono istituite sei aree naturali marine registrate nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente[2]:

All'elenco si aggiunge inoltre il Santuario per i mammiferi marini, che si estende in una porzione del Mediterraneo che coinvolge tre regioni italiane (Liguria, Toscana e Sardegna), laFrancia e il Principato di Monaco.

Zone umide secondo la Convenzione di Ramsar

La Sardegna è caratterizzata da un rilevante numero di zone umide rappresentate da lagune e stagni costieri, di grande o piccola estensione. L'importanza naturalistica di questiecosistemi si deve alla presenza di specie vegetali rare o endemiche e, soprattutto, alla presenza di numerose specie di uccelli, sia stanziali sia migratori. Alcune di queste aree sono inserite nella lista ufficiale della Convenzione di Ramsar:

La lista delle zone umide di importanza internazionale presenti in Sardegna è completata dallo Stagno di Sale 'e Porcus e dallo Stagno di Molentargius, quest'ultimo compreso nell'omonimo parco naturale regionale.

Monumenti naturali

Palau - Capo d'Orso.

Numerose sono le formazioni classificate come monumenti naturali per la specificità sotto l'aspetto geologico o botanico e paesaggistico. I siti inseriti nell'elenco ufficiale del Ministero dell'Ambiente sono i seguenti:

Fra i siti considerati monumenti naturali si citano inoltre i seguenti:

Riserve naturali

Un tratto della costa orientale, tra Dorgali e Baunei.
Santa Teresa di Gallura - Capo Testa.
Cala Birìola, nel Golfo di Orosei.
Trasparenze a Cala Luna.

Aree di rilevante interesse naturalistico

Oasi LIPU e WWF


3 commenti:

hotel ha detto...

Un post davvero esaustivo!

Marina M. ha detto...

Oggetto di ricerca per alunni...lungooo eh?a presto

Marina M. ha detto...

Scusa ma...tralasciare i culurgionis e il porchetto arrosto nella descrizione della cucina sarda nel tuo sito...non è ammissibile.
Grazie per il commento nel nostro blog , buona serata!