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sabato 12 febbraio 2011

ALESSANDRO MAGNO

In seguito all'assassinio di Filippo II (336), toccò a suo figlio Alessandro Magno proseguire il progetto paterno di conquista dell'impero persiano. Prima di poter realizzare il progetto del padre, il nuovo re dovette reprimere la rivolta di Tebe, che venne rasa al suolo (335). Sedata la rivolta tebana e lasciato Antipatro in Macedonia per controllare l'inquieta situazione greca, Alessandro partì per l'Asia.
Dopo le vittorie del Granico e di Isso, Alessandro occupò l'Egitto, fondando la città di Alessandria. Nell'autunno del 331 Alessandro sconfisse Dario III a Gaugamela ed occupò Babilonia, Susa e Persepoli, decretando la fine dell'impero persiano. Ormai in fuga, Dario III fu assassinato dai suoi stessi generali nel luglio del 330.
Intanto, in Grecia il reggente Antipatro sconfisse nella battaglia di Megalopoli (331) gli Spartani, che avevano rifiutato di entrare nella Lega di Corinto e di riconoscere l'egemonia macedone.
Alessandro intraprese il progettò di conquista dell'India, ma, dopo aver attraversato l'Indo e vinto il rajah Poro nella battaglia dell'Idaspe, fece ritorno a Babilonia. Nel giugno del 323 il grande re macedone morì a Babilonia per una febbre malarica; tramontò così il suo sogno della realizzazione di un impero universale.
La spedizione di Alessandro può essere considerata uno degli eventi epocali nella storia del mondo antico. Grazie alle sue conquiste, infatti, la civiltà greca si diffuse nel mondo mediterraneo e orientale, ingenerando tali mutamenti culturali da determinare la fine dell'era classica e l'inizio dell'era cosiddetta ellenistica.

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