Visit my new blog

sabato 18 giugno 2011

Come siete "grandi!"


Quanto eravate piccoli!

Come siete "grandi"!

sabato 11 giugno 2011

I miei pulcini

Che carini! sono nati ieri mentre noi festeggiavamo a scuola!
ciao classe quinta!

Festa di fine anno



Siamo arrivati così alla fine del percorso :cinque anni sembrano lunghi ,ma oggi mi sembrano un attimo volato via troppo in fretta. Ho con me tanti carissimi ricordi di voi e li conserverò con cura come solo i beni preziosi meritano. Carissimi alunni siete tutti veramente speciali e sono sicura che vi impegnerete nella vita per crescere sempre nel rispetto di tutto e di tutti,come ha detto qualcuno di voi.So che avete un cuore grande e spero che continuiate a coltivare le relazioni con gli altri con tutto l'affetto di cui siete capaci .Ricordate che avete sempre con voi i vostri genitori,splendide persone che sono felice di aver conosciuto e apprezzato ,che vi sosterranno nelle scelte future. Io posso solo ringraziare tutti voi, genitori e alunni, per il grande affetto che mi avete sempre dimostrato e dirvi che lo ricambierò sempre come merita!
Mi dispiace che Emanuele sia già partito per le vacanze e non abbia potuto condivid
ere con noi questo momento di saluti finali ,ma sono sicura che col cuore era molto vicino e potrà vedere dal blog tutto quello che abbiamo vissuto in questo ultimo giorno di scuola.
Continueremo sicuramente a incontrarci fuo
ri dalla scuola e sarà per me una gioia ,perciò ora vi dico arrivederci a presto.
Con affetto ,un abbraccio
m.Marina

lunedì 6 giugno 2011

Mattinata di gioco a Tortolì



Manifestazione conclusiva del progetto "Consiglio dei bambini" che ha visto gli alunni della scuola Primaria di Tortolì impegnati nel rivivere i giochi antichi nel luogo in cui si svolgevano: la strada!

venerdì 3 giugno 2011

REFERENDUM


La parola referendum riprende il gerundio latino del verbo refero, "riferisco" , e indica comunemente lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato direttamente su temi specifici; esso è uno strumento di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire - senza intermediari - il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione.
Si differenzia dal plebiscito, in quanto il suo uso è regolamentato e può anche essere di uso frequente. In Italia il referendum abrogativo è previsto dall'art. 75 della Costituzione. Il testo costituzionale prevede fondamentalmente tre tipologie di referendum: abrogativo, territoriale e costituzionale.
In sede di Assemblea costituente il referendum venne pensato quale strumento di utilizzo sporadico, le trasformazioni del panorama politico italiano nel tempo trascorso all'epoca dell'adozione della relativa legge di attuazione hanno portato tuttavia ad un ricorso sempre più frequente all'istituto che ha, conseguentemente, mutato profondamente i suoi tratti originari.
L'approccio adottato nella Costituzione Italiana è normalmente riservato all'abrogazione di leggi ordinarie. Solo in caso di modifiche alla Costituzione può essere indetto un referendum costituzionale (Art. 138 Cost), di natura invece confermativa. In ambedue i casi il referendum appare orientato a proteggere l'ordinamento dello stato più che a stimolare l'innovazione legislativa.
Le richieste di referendum sono soggette un duplice controllo, il primo, di tipo meramente tecnico, da parte dell'Ufficio centrale per il referendum, organo istituito dalla Legge n. 352/1970. Al controllo svolto dall'Ufficio centrale fa quindi seguito il giudizio circa l'ammissibilità delle richieste, spettante alla Corte costituzionale così come disposto dalla L.cost n. 1 /1953, ruolo questo che va quindi ad aggiungersi a quelli già previsti all'art.134 Cost.

Il 2 giugno 1946 in Italia si svolse il primo referendum istituzionale. Gli italiani furono chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia.

PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA


Articolo 1 della Costituzione Italiana




« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »


L’articolo 1 fissa in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l’Italia è una repubblica.

I caratteri che distinguono la forma repubblicana da quella monarchica sono soprattutto due:

  • L’elettività
  • La temporaneità delle cariche pubbliche.

l primo articolo sottolinea in modo particolare, oltre l'identità repubblicana dello Stato, come la Nazione sia fondata sul lavoro.

Prima di arrivare alla forma tuttora vigente, vennero esposte varie proposte. La prima, presentata dal deputato Mario Cevolotto ometteva la formula "...fondata sul lavoro" e venne presentata il 28 novembre 1946. Questa, però, non piacque alla quasi totalità dei membri dell'Assemblea e venne definita algida e carente dei tratti precisi del nascente Stato Italiano. FuAldo Moro a chiedere di inserire un riferimento al lavoro.

Palmiro Togliatti presentò una seconda proposta: "L'Italia è una Repubblica democratica di lavoratori". Ma anche questo emendamento venne bocciato.

Ma fu il democristiano Amintore Fanfani a presentare la formula attuale che fu appoggiata dal Partito Comunista Italiano e dal Partito Socialista Italiano.

L'articolo 1 della Costituzione Italiana venne approvato nella sua interezza il 22 marzo 1947 dando finalmente un'identità alla nascente Repubblica.